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Perché un Programma Operativo Nazionale?
“Sistemi d’istruzione e di formazione di elevata qualità, al tempo stesso efficaci ed equi, sono essenziali per garantire il successo dell’Europa e per potenziare l’occupabilità”. Inizia così la descrizione dell’obiettivo n.2 del quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione (ET 2020). Data l’importanza che l’istruzione riveste per lo sviluppo del Paese, si è deciso di adottare un Programma Operativo Nazionale (PON) per dare alle scuole italiane la possibilità di accedere alle risorse comunitarie, aggiuntive rispetto a quelle rese disponibili dal Governo nazionale, al fine di migliorare il sistema nel suo complesso.
Il PON “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” (di seguito PON “Per la Scuola”) diventa, quindi, uno strumento importante anche per sostenere le politiche italiane in materia di Istruzione, a partire dal Piano “La Buona Scuola” voluto dal Governo per riformare la scuola italiana con il contributo della collettività. Il Programma interessa il settennio 2014-2020 ed è destinato a finanziare sia interventi di natura materiale, tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), sia azioni immateriali, tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE). Il PON “Per la scuola” ha una duplice finalità: da un lato perseguire l’equità e la coesione, favorendo la riduzione dei divari territoriali, il rafforzamento delle scuole contraddistinte da maggiori ritardi e il sostegno degli studenti caratterizzati da maggiori difficoltà; dall’altro, promuovere le eccellenze per garantire a tutti l’opportunità di accedere agli studi, assicurando a ciascuno la possibilità del successo formativo e la valorizzazione dei meriti personali, indipendentemente dal contesto socio-economico di provenienza.
A chi si rivolge il Programma?
Il PON “Per La Scuola” è destinato al potenziamento e al miglioramento, strutturale e qualitativo, delle scuole di ogni ordine e grado presenti su tutto il territorio nazionale. In linea con le regole stabilite dalla Commissione Europea per il periodo di Programmazione 2014-2020, le regioni italiane sono state suddivise in tre categorie: Regioni meno sviluppate – Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia Regioni in transizione – Abruzzo, Molise e Sardegna Regioni più sviluppate – Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Val d’Aosta e Veneto. Gli interventi potranno essere finanziati su tutto il territorio nazionale, con un diverso grado di intensità sulla base delle risorse disponibili e in funzione dei fabbisogni locali legati al contesto scolastico e socio-economico di riferimento.
Come si partecipa?
La modalità di intervento principale sarà il Piano di Miglioramento predisposto da ciascuna scuola sulla base dell’autovalutazione dei propri bisogni. Tale Piano, definito collegialmente da ciascun istituto, integrando il piano dell’offerta formativa, sarà fondato su un’autodiagnosi dei fattori di maggiore criticità (contesto scolastico, familiare e culturale) e costituito dall’insieme delle proposte di azioni (sia FSE che FESR) con cui la scuola intende affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento.
Come è articolato il PON?
Il PON “Per La Scuola” è suddiviso in 4 Assi:
v Asse I – Istruzione: volto a migliorare la qualità del sistema di istruzione e a favorire l’innalzamento e l’adeguamento delle competenze, promuovendo una maggiore partecipazione ai percorsi formativi e ai processi di apprendimento permanente.
v Asse II – Infrastrutture per l’istruzione: finalizzato a promuovere e sostenere l’istruzione, la qualificazione professionale e la formazione permanente con azioni finalizzate ad aumentare l’attrattività della scuola attraverso la riqualificazione delle infrastrutture e il potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli ambienti di apprendimento, garantendo spazi architettonici adeguati agli approcci innovativi della didattica.
v Asse III – Capacità istituzionale e amministrativa: volto a incrementare la capacità istituzionale e l’efficienza della pubblica amministrazione in una prospettiva di miglioramento della governance complessiva nel settore dell’istruzione.
v Asse IV – Assistenza tecnica: finalizzato a migliorare l’attuazione del Programma attraverso il rafforzamento della capacità di gestione dei fondi da parte del MIUR e dei vari soggetti coinvolti nell’attuazione, anche a garanzia del rispetto della normativa comunitaria e nazionale.