Questa scuola ha scelto la via della sperimentazione MOF, che non esclude naturalmente anche altre sperimentazioni, per far integrare gli alunni stranieri nella comunità e gli stranieri tra di loro perché l’obiettivo è portarli a scuola e tenerli lì in maniera attiva e non passiva. Perché questi bambini, ragazzi che non parlano italiano, poveri, talvolta non accompagnati o con genitori che escono e vanno nei campi alle 4 del mattino e rientrano a tarda sera, dovrebbero venire e stare a scuola? Torna il perché del cerchio d’oro. Perché a scuola devono stare bene e imparare a essere felici. La scelta del Metodo Organizzativo Finlandese è stata una strada naturale, non tanto e non solo per la compattazione oraria (che non è il nucleo vero, il cuore della sperimentazione, a mio avviso) ma per il perché che lo sottende.
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